venerdì 27 gennaio 2012

MODERN MONEY THEORY (MMT) E POSITIVE MONEY, DUE TEORIE MONETARIE SIMILI E COMPLEMENTARI


E’ interessante notare come in questi ultimi anni le due maggiori teorie o riforme monetarie che hanno ottenuto un certo risalto e consenso pubblico e cercano con le loro proposte di porre rimedio alla crisi finanziaria in corso, arrivino proprio dai paesi in cui la crisi è nata, diffondendosi poi in tutto il mondo. La prima, la Modern Money Theory (MMT), sviluppata da un gruppo di economisti dell’Università del Missouri-Kansas City guidati da Randall Wray (foto a sinistra), nasce negli Stati Uniti. La seconda, il progetto Positive Money, viene elaborata invece in Gran Bretagna su iniziativa di un gruppo di lavoro composto da economisti, matematici, esperti di marketing ed ex-professionisti della finanza.
Forse non poteva essere diversamente, dato che inglesi e americani sono i veri fondatori del sistema monetario moderno (vedi le opere di John Maynard Keynes, inglese, e Milton Friedman, americano), e quindi meglio di chiunque altro sanno come funziona e come può essere riparato il meccanismo inceppato della creazione della moneta (noi dell’eurozona invece, per nostra colpa o per precisa volontà autodistruttiva, siamo solo dilettanti al confronto e la fallimentare costruzione della moneta unica euro e della banca centrale BCE dimostra tutta la nostra incompetenza in materia).


La Modern Money Theory (MMT) ha già avuto una larga diffusione in Italia grazie all’opera di divulgazione del giornalista Paolo Barnard (vedi il suo ultimo saggio Il più Grande Crimine 2011) e di blog economici specializzati come Voci dall’Estero, che hanno scandagliato in lungo e in largo il materiale proveniente dagli Stati Uniti, dando un quadro abbastanza esaustivo e chiaro dell’impianto organico della teoria. Senza entrare troppo nei dettagli tecnici (che possono essere approfonditi direttamente dalle fonti), la MMT sostiene la necessità imprescindibile dello Stato di ricorrere alla spesa pubblica a deficit (deficit spending) come strumento di stimolo dell’economia, sostegno all’occupazione, bilanciamento di offerta e domanda aggregata di beni e servizi, perché in caso contrario la politica fiscale dello stato (spesa pubblica e tassazione) risulterebbe inefficace e incompleta.
Dopo l’inizio nel 1971 del regime monetario fiat money (interruzione della convertibilità fra moneta e oro e creazione di moneta dal nulla) risulta incomprensibile il motivo per cui lo Stato non debba ricorrere alla pratica della spesa a deficit per tamponare eventuali squilibri presenti sul mercato (sia in termini produttivi che occupazionali), dato che proprio la spesa a deficit dello Stato rappresenta l’unico modo per immettere Ricchezza Netta all’interno del circuito monetario (qualsiasi altra operazione di rifinanziamento effettuata dalla banca centrale per immettere liquidità nel circuito interbancario e ritirare titoli di stato o derivati ormai ampiamente deprezzati, risulta invece un semplice scambio di passività a diverso grado di rischio e liquidità fra la banca centrale e le banche sistemiche, senza cambiare di fatto il volume dell’aggregato monetario M3 presente sul mercato).
Secondo gli attuali parametri economici, la ricchezza complessiva di una nazione viene misurata attraverso il Prodotto Interno Lordo PIL (valore dei beni e servizi prodotti e consumati in una nazione, misurato dalla quantità di transazioni finanziarie avvenute durante un anno all’interno dei confini del paese) e quindi oltre alla quantità totale dei soldi transati, l’aumento del PIL viene influenzato anche dalla velocità di circolazione della moneta, cioè il numero di volte in cui la moneta passa da una mano all’altra; tuttavia siccome in ogni passaggio finanziario che avviene nel sistema (dal primo dove la banca centrale presta moneta a corso forzoso alle banche, passando da quello intermedio in cui le banche commerciali creano nuova moneta bancaria aprendo prestiti ai propri clienti, fino all’ultimo in cui i cittadini pagano le tasse allo Stato) c’è sempre una controparte che guadagna o vanta una posizione creditizia nei confronti di una seconda controparte che invece perde moneta o contrae un debito, la Ricchezza Netta in un regime di moneta fiat, (moneta come abbiamo detto creata dal nulla ma con il difetto di fabbrica del debito all’emissione) è sempre a somma zero.
L’unica entità che può appunto immettere nuova Ricchezza Netta all’interno del circuito è lo Stato, tramite l’utilizzo del suo conto corrente gestito dalla banca centrale o l’emissione di nuovi titoli di debito pubblico, perché sia nel primo caso che nel secondo sarebbe infine sempre la banca centrale a chiudere le posizioni debitorie dello Stato attraverso la creazione dal nulla di nuova moneta fiat (un altro fattore che può influire sull’aumento della Ricchezza Netta della nazione è l’attivo nella bilancia dei pagamenti con l’estero, ma questa variabile risulta poco affidabile e molto difficile da prevedere perchè dipende dai flussi delle esportazioni e delle importazioni); in questo modo, qualsiasi spesa compiuta dallo stato sia direttamente che attraverso l’emissione dei titoli nazionali di debito (che invece di essere un peso per la cittadinanza rappresentano un metodo comodo e veloce per spostare i propri soldi da un deposito infruttifero a uno molto più redditizio) si configura come nuova Ricchezza Netta distribuita nel sistema economico nazionale e l’ammontare del debito pubblico aggregato misura esattamente la Ricchezza Pubblica concessa dallo Stato alla popolazione durante il corso degli anni (molti teorici della MMT sostengono appunto che il problema principale è di carattere linguistico e non tecnico, perché si fa ancora confusione fra i termini debito pubblico e Ricchezza Pubblica).
In buona sostanza, sfruttando il meccanismo attualmente vigente di creazione della moneta a corso forzoso da parte della banca centrale, lo Stato è l’unica controparte all’interno del sistema che può indebitarsi illimitatamente senza avere l’obbligo di riscattare i propri debiti e il motivo per cui non lo fa è soltanto di carattere ideologico o politico (la forte pressione mediatica dei vari repubblicani o democratici, conservatori o laburisti, ad inseguire la dottrina quasi mistica del pareggio di bilancio e del taglio della spesa a deficit, è solo un modo più o meno truffaldino per impedire che lo Stato possa distribuire equamente troppa Ricchezza Pubblica ai suoi cittadini e per mantenere ad oltranza il sistema attuale che incanala ingenti quantità di denaro verso una ristretta minoranza, l’1%, a scapito di una larga maggioranza, il cosiddetto 99%) oppure per evitare di allagare i mercati con un eccesso di moneta circolante, andando incontro all’inevitabile pericolo di progressiva svalutazione della moneta e alla minaccia incombente dell’iperinflazione (vertiginoso aumento dei prezzi al consumo e perdita consistente di potere di acquisto della moneta nazionale).
Non mi dilungo sui metodi con cui uno Stato può limitare o addirittura annullare gli effetti dell’iperinflazione tramite una corretta ed efficiente politica fiscale (spesa pubblica e tassazione) perché sono stati già spiegati egregiamente dagli stessi economisti della MMT in altri articoli (gli autori hanno anche dimostrato che la paura irrazionale di ricreare oggi, in stati strutturalmente organizzati e moderni come Stati Uniti e Gran Bretagna, fenomeni di iperinflazione cronica come quelli avvenuti in passato nella Repubblica di Weimar e in Zimbabwe sono assolutamente infondati, perché appunto si trattava di contesti non confrontabili che partivano già con grande disagio e svantaggio competitivo sui mercati a causa di pesanti condizioni debitorie nei confronti delle altre nazioni, aggravate da notevole arretratezza finanziaria, economica, strutturale, culturale e tecnica), e passo invece ad evidenziare l’unico limite della teoria monetaria americana MMT, che gli inglesi hanno invece trattato in altro modo, sicuramente più fantasioso e creativo.
Come abbiamo visto sopra, la teoria MMT prende in considerazione soltanto una parte del complesso sistema monetario moderno: la cosiddetta moneta a corso legale o forzoso creata dal nulla dalla banca centrale (chiamata anche moneta esogena, perché esterna e praticamente indipendente rispetto al sistema produttivo, dato che la sua emissione e circolazione viene controllata direttamente dalla banca centrale), ma si concentra poco riguardo all’altra forma di moneta che circola abitualmente sui mercati: la moneta bancaria. Parimenti alla moneta legale della banca centrale, anche la moneta bancaria viene creata dal nulla dalle banche commerciali con un debito associato all’emissione  e il momento esatto della sua comparsa è la nascita di un nuovo deposito ogni volta che viene aperto un prestito nei confronti di un cliente (questo tipo di moneta viene chiamata endogena, perché legata fortemente all’ambiente produttivo che, a parte gli aggiustamenti effettuati a monte dalla banca centrale sul tasso ufficiale di sconto per incentivare o disincentivare gli investimenti, è l’unico a determinare la domanda complessiva di moneta bancaria).
Ecco allora che dalla Gran Bretagna, quasi ad integrazione e completamento della teoria MMT americana, arriva il movimento Positive Money (a destra uno dei promotori, Ben Dyson durante una conferenza), nato nel 2010 sulla scia della pubblicazione del libro “Where does money come from?” scritto dagli economisti inglesi Richard Werner, Josh Ryan-Collins, Tony Greenham, che elabora e promuove con vigore (una proposta di legge redatta dai fondatori di Positive Money è già stata consegnata nelle mani di due deputati della Camera bassa inglese, uno conservatore e uno laburista)  un nuovo meccanismo monetario per certi versi ancora più rivoluzionario e radicale di quello proposto dagli economisti americani della Modern Money Theory (anche se, come vedremo tra poco le due teorie sono molto simili e complementari).
Il progetto di Positive Money scardina principalmente le norme che disciplinano il settore bancario privato (sia dalla parte della gestione dei depositi che della concessione dei prestiti), in modo che non siano più le banche commerciali a controllare e veicolare i depositi di risparmio o i conti correnti dei clienti, come loro passività di bilancio, ma questi ultimi vengano classificati come soldi veri gestiti direttamente su particolari conti correnti (Transaction Accounts o Saving Accounts) dalla banca centrale inglese Bank of England, che è l’unico ente in grado di aumentare o diminuire la quantità totale di denaro presente in questi conti personali.
Per capire meglio il meccanismo di funzionamento di Positive Money, che mi riservo di approfondire nei minimi dettagli tecnici in successivi articoli, bisogna dividere il progetto in tre blocchi principali: Bank of England e MPC, i Transaction Accounts e Investment Accounts.

   1)   Bank of England e MPC

La banca centrale Bank of England avrebbe ancora il ruolo di creare dal nulla la nuova moneta richiesta dall'economia nazionale nel suo complesso, in linea con il livello di inflazione tollerata e gli obiettivi fissati dal governo. Al fine di conseguire questi obiettivi, la decisione sulla quantità totale di denaro sarebbe però presa da un ente esterno alla Bank of England, il Comitato di Politica Monetaria MPC (Monetary Policy Committee). Per mantenere la credibilità internazionale della moneta ed evitare la deriva politica delle campagne elettorali piene di promesse vane, il MPC sarebbe un ente completamente separato e isolato da qualsiasi tipo di controllo o influenza politica (in altre parole, il governo eletto non potrebbe in alcun caso specificare all’MPC la quantità di denaro che deve essere creato dalla Bank of England).

L’MPC decide la quantità di soldi da creare analizzando il livello di inflazione e l’andamento dell’economia nel suo complesso e ignorando del tutto sia le esigenze specifiche di spesa del governo che le richieste del settore bancario. Per prendere questa decisione, da aggiornare mensilmente, l’MPC potrebbe avvalersi di particolari strumenti macroeconomici, statistiche, tabulati e avrebbe libero accesso a tutte le informazioni provenienti dai centri di ricerca economica nazionale che potrebbero supportare i funzionari dell’MPC a prendere una decisione adeguata.

Una volta presa questa decisione di aumento dell'offerta di moneta, l’MPC autorizza il dipartimento della Bank of England a creare la nuova moneta aumentando il saldo del conto o deposito centrale del governo (Central Government Account). Questo denaro appena creato sarebbe non rimborsabile e quindi privo di debito all'emissione (da questo il termine Positive Money), perchè lo stato non avrebbe più alcun obbligo di rimborso nei confronti di enti finanziari privati e soltanto il governo eletto potrebbe decidere di prelevare dal mercato le eccedenze di denaro tramite la tassazione.

Il denaro appena creato sarebbe quindi aggiunto al gettito fiscale fornito dai contribuenti e distribuito secondo le priorità e le scelte del governo eletto. Questo significa che il denaro privo di debito potrebbe essere utilizzato per aumentare la spesa, diminuire il debito nazionale o ridurre le tasse, anche se il mix esatto di queste opzioni dipenderebbe interamente dalle scelte del governo eletto.

In definitiva, il governo avrebbe ancora mano libera nella scelta di spesa del denaro appena creato, ma non avrebbe più alcun controllo o influenza su quanto denaro viene creato.

     2)   Transaction Accounts

I Transaction Accounts TA equivalgono in tutto e per tutto agli attuali conti correnti, con la piccola ma non trascurabile differenza che le banche non potranno più utilizzare o prestare il denaro tenuto nei conti di transazione TA. La contabilità e la gestione dei flussi dei soldi depositati dai clienti sui TA saranno mantenute in forma “fiduciaria” dalle banche commerciali, ma in termini pratici è come se questi conti correnti TA fossero all’interno di una cassetta di sicurezza, o conto di riserva nominale, della Bank of England, perché possono essere movimentati solo su scelta diretta del cliente e non possono essere in alcun modo utilizzati dalle banche come base di partenza dei prestiti o investimenti bancari (i conti TA sparirebbero in pratica dalle passività di bilancio della banca).

Questi conti di transazione TA sarebbero quindi sicuri al 100%, dato che il denaro tecnicamente si trova presso la Bank of England e i clienti hanno piena garanzia di rimborso anche se la loro banca dovesse diventare insolvente o fallire. Questa garanzia non espone il governo o la Banca d'Inghilterra ad alcun tipo di rischio finanziario e la stessa garanzia che il governo attualmente pone sui depositi può essere ritirata, dato che i conti di transazione sono intrinsecamente privi di rischio sia per il cliente che per il governo.

In virtù del fatto che il denaro depositato sui conti di transazione è al 100% sicuro e non può mai essere “'perso”, la banca commerciale non pagherà alcun interesse sui saldi di capitale del TA, perché come abbiamo già detto le banche non possono prestare questo denaro. Dato che gli attuali tassi di interesse sui conti correnti sono difficilmente superiori allo 0,5%, questo non si tradurrebbe in una perdita significativa per il cliente. Per recuperare il costo di fornitura dei servizi di pagamento (carte di credito, sportelli ATM, home banking etc), il cliente dovrebbe corrispondere una commissione mensile o annuale alla banca per il mantenimento del TA (come accade peraltro già oggi). Tuttavia, la concorrenza fra le banche manterrà abbastanza bassi questi costi e anzi parecchi istituti bancari potrebbero decidere di azzerare queste commissioni per attrarre più clienti che sarebbero poi invogliati a stipulare mutui, prestiti e ad utilizzare gli altri servizi della banca (approccio di tipo loss-leader marketing). In ogni caso queste tasse o commissioni saranno controbilanciate dai significativi benefici finanziari che ogni individuo avrebbe dalla fine della creazione privatizzata del denaro come debito.

    3)   Investment Accounts

Per gestire la normale attività creditizia, le banche dovranno trovare clienti disposti a rinunciare per un certo periodo di tempo all’accesso e alla movimentazione di una parte dei soldi depositati sui TA, e questo denaro sarà poi utilizzato dalle banche per fare prestiti ad altri clienti. In pratica, questo significa che il cliente potrà decidere di investire una parte del suo denaro per una durata di tempo definita (1 mese, 6 mesi, 2 anni, per esempio) trasferendolo dai conti TA in Investment Accounts IA, oppure, senza definire in anticipo una determinata durata, il cliente in accordo con la banca si impegna a  stabilire un periodo di preavviso minimo entro il quale il denaro può essere di nuovo prelevato (ad esempio 7 giorni, 30 giorni, 60 giorni, 6 mesi).

Dopo avere aperto il conto IA e impiegato il denaro, il rendimento e il guadagno derivante dal tasso di interesse applicato al corrispondente investimento (prestito, mutuo etc) verrà spartito in base a particolari accordi fra il cliente e la banca e gli Investment Accounts saranno suddivisi non solo in termini di durata temporale ma anche di rischiosità, consentendo al cliente di potere scegliere fra una vasta gamma di IA in base alla sua stessa disponibilità e propensione al rischio.

Ovviamente oltre a disporre dei soldi depositati sugli IA, la banca per fare prestiti alla clientela e gestire gli investimenti potrà sempre contare sui propri fondi e capitali societari e sulle operazioni di rifinanziamento periodiche stabilite in accordo con la Bank of England (come avviene già oggi, con la sola differenza che mentre le perdite attuali di una banca vengono poi spalmate sui contribuenti tramite l’aumento della tassazione e il salvataggio pubblico delle banche, in questo caso nessun contribuente o cliente dovrebbe più pagare per gli errori della propria banca).

Una volta che l’istituto bancario avrà erogato un nuovo prestito o un mutuo verso un cliente che ne farà richiesta, la banca stessa provvederà ad aprire a questo cliente un nuovo conto di transazione TA (o ad ampliare quello già esistente, che non sarà mai un conto di investimento IA, perchè questo tipo di conto non può essere movimentato dal cliente e deve essere utilizzato soltanto dalla banca) direttamente presso la banca centrale Bank of England, da dove il cliente mutuatario potrà attingere per prelevare i soldi del suo prestito o del suo mutuo (praticamente utilizzerebbe i soldi trasferiti temporaneamente dal conto IA del cliente creditore al suo conto TA e non verrebbe creata nuova moneta bancaria dal nulla); in questo modo nel bilancio della banca compariranno all’attivo i prestiti, gli impieghi, gli investimenti e al passivo la somma degli IA, dei finanziamenti della banca centrale, del capitale proprio e la banca non potrebbe più creare all’interno del suo bilancio nuovi depositi dal nulla derivanti dall’apertura di un prestito (attualmente infatti sono i prestiti che creano nuovi depositi e non viceversa, perché la regola tanto discussa della riserva obbligatoria o frazionaria, che impone un limite teorico alla concessione dei prestiti, non è mai stata applicata nella pratica giornaliera delle banche, ma viene utilizzata soltanto dalla banca centrale per controllare la domanda di nuove riserve di moneta legale e indirizzare l’andamento del tasso di interesse a breve termine).
      
Questo meccanismo eliminerebbe in pratica la possibilità alle banche di creare denaro o moneta bancaria dal nulla tramite l’apertura di nuovi prestiti e darebbe maggiore stabilità a tutto il settore bancario, perché ogni banca avrebbe la possibilità di gestire e bilanciare perfettamente i propri impieghi e i propri investimenti in base ai soldi depositati nei vari IA sia in termini di durata che di rischiosità, eliminando alla radice gran parte del rischio derivato dalla presenza di prestiti che non hanno adeguata copertura e limitando al massimo i casi di insolvenza dovuti a cattiva gestione del risparmio.

Secondo i fondatori del progetto Positive Money questo è l’unico modo per passare in maniera progressiva e graduale da un sistema di moneta debito ad uno di moneta priva di debito, perché una volta risarciti tutti i debiti denominati con la vecchia moneta contratti dallo stato, dalle banche, dagli istituti finanziari, dalle imprese, dai cittadini, tutta la massa monetaria circolante sarebbe priva di debito all'emissione (Positive Money) e nessun ente, istituzione pubblica o privata, avrebbe più la possibilità di far circolare moneta debito a corso legale (come accade oggi con la moneta esogena ed endogena creata dal nulla dalla banca centrale e dalle banche commerciali).

Come abbiamo visto in estrema sintesi sia la teoria MMT che il progetto Positive Money partono quindi da uno stesso presupposto e arrivano a conclusioni molto simili: la banca centrale in un regime di fiat money ha la possibilità di creare dal nulla tutta la moneta priva di debito che vuole (con le dovute limitazioni macroeconomiche imposte dall’inflazione e dal corretto funzionamento dei mercati) e lo Stato può utilizzare questa moneta (spesa a deficit o positive money) senza dovere badare al livello di debito pubblico accumulato in passato, perché nel nuovo contesto aperto a partire dal 1971 la parola "debito" non ha più alcun senso (debito contratto con chi? Con un computer di una banca centrale? O con un file di una banca commerciale?) e sarebbe molto più utile cominciare a parlare con i giusti termini: il debito pubblico è in realtà la Ricchezza Pubblica dello Stato e dei suoi cittadini e la moneta elettronica, cartacea, metallica non può più essere gravata da debito, perchè l'unico vero sottostante che garantisce la circolazione della nuova moneta sono i beni e i servizi prodotti da un intero popolo e non il termine "debito" associato alle nuove emissioni e inventato di sana piana da pochi banchieri (con il meccanismo introdotto dal progetto Positive Money, anche la moneta bancaria creata dal nulla dalle banche commerciali verrebbe completamente eliminata dai mercati e quindi il problema sarebbe definitivamente eliminato alla radice).

Un breve inciso finale per non creare confusione: ovviamente tutti questi discorsi e ragionamenti valgono per paesi sviluppati e finanziariamente evoluti (anche se evoluti male come purtroppo abbiamo verificato e sperimentato durante questa ultima crisi finanziaria) come Stati Uniti e Gran Bretagna, perché entrambi questi paesi hanno ancora una propria moneta sovrana e una banca centrale che opera (sarebbe meglio dire “può operare”, ma non vuole operare) a sostegno degli stati, mentre non sono assolutamente applicabili ai paesi dell’eurozona che dal 2002 non hanno più una loro moneta sovrana e nemmeno una banca centrale di emissione, perchè quando un singolo stato dell'eurozona ha bisogno di soldi non può ricevere finanziamenti diretti dalla BCE ma deve chiederli in prestito ai mercati privati dei capitali (grandi banche commerciali e società finanziarie di investimento)  . 

Inglesi e americani avranno pure i loro difetti, ma da questo punto di vista sono anni luce avanti a noi che ancora brancoliamo nel buio in uno stato primitivo (finanziariamente si intende, e guardando le facce dei vari Sarkozy, Draghi, Merkel, Monti, ma anche D’Alema, Bersani, Casini, Di Pietro, Berlusconi quando parlano di sistemi monetari o finanza, l’associazione con gli uomini primitivi delle caverne balza subito all’occhio), perché blaterando e farfugliando su concetti come autonomia, indipendenza della banca centrale, pareggio di bilancio, debito pubblico, inflazione, regole comunitarie, dimostriamo di non avere capito ancora nulla sulla vera natura del denaro. E prova ne è il fatto che la speculazione finanziaria sui titoli pubblici colpisce noi europei mica gli americani o gli inglesi (o giapponesi, svedesi, norvegesi e tutti gli altri “normali” paesi del mondo che hanno mantenuto intatto il privilegio di potere spendere la loro bella moneta sovrana).

21 commenti:

  1. PIERO VALERIO,

    complimenti davvero!!! Non conoscevo affatto la Positive Money, ed il fatto essa prevede l'emissione di moneta priva di debito, mi sembra una vera e propria Rivoluzione Copernicana!!! Quasi un atto di sfida sacrilego,
    per la Cupola Finanziaria Globale!!!!
    Speriamo che questi esponenti, non facciano la fine di Lincon, Kennedy, Enrico Mattei, Sankara!!!
    Anche perchè dal punto di vista contabile, l'emissione monetaria è sempre a debito, pure in USA, UK, Giappone e così via, che pure vanterebbero la loro Sovranità Monetaria, ma non mi pare però che la sfruttino, per creare piena occupazione, ma solo per sostenere il loro Sistema Finanziario privato e predatorio, in danno del pieno sviluppo economico dei cittadini, e del benessere diffuso anche per gli sfigati del mercato del lavoro.

    Speriamo che questi esponenti non vengano demonizzati e distrutti professionalmente, facendogli terra bruciata intorno!!!

    La Cupola è perfida e senza pietà, e non ammette nessuna messa in discussione dell'attuale sistema!!!

    cordiali saluti, Nicola.

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    1. Ciao Nicola!
      Il tuo entusiasmo è contagioso e concordo in pieno con tutto quello che dici...neanche io conoscevo la Positive Money, ma in questi giorni ho cercato di approfondire meglio e in effetti il loro progetto non fa una piega, è perfetto...tuttavia come tutte le cose belle che funzionano Positive Money incontrerà le inevitabili resistenze degli apparati politici ed economici che vogliono continuare a speculare con l'attuale sistema debito...questa volta però i ragazzi inglesi sono molti (oltre a Positive Money, c'è un'altra organizzazione di economisti che sostiene le stesse teorie, la New Economics Foundation) e non li possono ammazzare tutti...ovviamente, come specificato nell'articolo, questo progetto potrebbe andare bene per nazioni come UK, USA, Giappone etc che hanno una loro sovranità monetaria, mentre per noi dell'eurozona il cammino sarà sicuramente può tortuoso e difficile...l'importante è continuare a credere e non mollare mai! Questa volta abbiamo le armi giuste per contrastare la cupola finanziaria e non possono più liquidarci dicendo che non esistono alternative all'attuale sistema debito...nei prossimi articoli approfondirò ancora meglio le teorie di Positive Money, che come dici tu può essere una vera e propria rivoluzione copernicana!!! A presto! Piero

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    2. Buon giorno io sono Diego Mason, un prestatore di prestito privato accreditato & rispettabile che dà vita prestiti opportunità di tempo. Diamo tutti i tipi di prestito in un modo molto semplice e veloce, prestito personale, prestito auto, Home Loan, studente prestito, Business prestito, prestito d'investimento, consolidamento del debito, e più. Sono state respinte da banche e altri enti finanziari? Avete bisogno di un prestito di consolidamento o un mutuo? Ricerca non più come noi siamo qui per fare tutti i tuoi problemi finanziari una cosa del passato. Noi prestito fondi fuori per gli individui & società che necessitano di assistenza finanziaria a un tasso del 2%. Nessun numero di previdenza sociale necessaria e nessun controllo del credito richiesto, 100% garantito. Voglio usare questo mezzo per informarvi che abbiamo prestare assistenza affidabile e beneficiaria e saremo lieti di offrirvi un prestito. Così oggi all'indirizzo: diegoloancompany@yahoo.com per richiedere un prestito ora.

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  2. RIMANE SEMPRE UNA MONETA CIOE TUTTI DEVONO CAPIRE KE TUTTI I PROBLEMI NASCONO SEMPRE DALLA MONETA IO INVECE SONO PIU PROPENSO NEL PENSARE KE OGGI NEL 2012 SIAMO PERFETTAMENTE INGRADO GRAZIE ALLA SVILUPPO TECNOLOGICO A VIVERE DI SOLE ENERGIE RINNOVABILI E LASCIARE KE LE MACCHINE FACCIANO IL LAVORO AL NOSTRO POSTO ( E NON E FANTASCIENZA , GIA LAVORANO PER NOI )E NON ESSERE PIU SCHIAVI DA PETROLIO E DERIVATI , IN MODO DA LAVORARE DI MENO E VIVERE DI PIU' DA ESSERE UMANI !!!!!!!!

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  3. Tutti i grandi cambiamenti epocali avvengono sempre per gradi...già passare da una moneta debito insostenibile come quella utilizzata oggi ad una moneta priva di debito (positive money) sarebbe già un grande passo avanti...in un secondo tempo, quando le persone avranno capito che la moneta è un semplice strumento di misura priva di valore, si potrebbe addirittura pensare di fare a meno della moneta stessa e scambiare merci, servizi, lavoro liberamente (il progetto Venus del movimento Zeitgeist prevede appunto una tale organizzazione, vedi video http://www.youtube.com/watch?v=cCAOgMja8vk)...ma ripeto, secondo me, bisogna agire per gradi...
    Per quanto riguarda invece il lavoro, il gruppo di economisti del nef ha elaborato un progetto chiamato 21 hours (http://www.neweconomics.org/publications/21-hours) in cui dimostrano che il numero di ore ottimali di lavoro alla settimana dovrebbe essere appunto 21 ore, perchè garantirebbe piena partecipazione e occupazione a tutti, con evidenti ritorni in termini di benessere e tempo libero...le energie rinnovabili sono il futuro e soltanto una mancanza di visione strategica dell'Italia sta rallentando il processo di implementazione (per esempio, invece di garantire gli incentivi per 20 anni, perchè lo stato non fornisce un impianto da 3 kw ad ogni casa con buona esposizione, incassando lui gli incentivi per 20 anni, tramite l'accisa sulla bolletta elettrica? Mistero...a presto. Piero

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  4. Www.rivoluzioneeconomica.com un progetto italiano che prevede azioni molto simili a quelli postati nell'articolo (banca centrale come unica istituzione in grado
    di creare moneta).

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    1. Grazie Enrico,
      per la segnalazione, verificherò quanto prima le informazioni contenute nel sito...il problema però è che gli inglesi hanno già depositato una legge di riforma in parlamento, mentre noi dovremmo prima uscire o cambiare i trattati di Maastricht, poi modificare lo statuto della BCE e solo dopo, forse, potremmo parlare di introdurre una moneta sovrana priva di debito...a presto.Piero

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  5. Complimenti Valerio, scusami arrivo un po' in ritardo, ma interessante questa Positive Money. Dimostra ancora una volta che ci sarebbero diverse soluzioni, ma quello che manca purtroppo è la volontà di prenderle in considerazione.
    A una prima lettura comunque la cosa che mi lascia perplessa è questo MPC, ente esterno e separato da influenza politica che dovrebbe decidere sul finanziamento della spesa del Tesoro...il fatto è che bisogna a mio parere capire che la questione monetaria non è una faccenda "oggettiva", che debba essere trattata da organismo "tecnico" di cui non si comprende (almeno da qui) la provenienza e le garanzie. Ogni decisione in materia monetaria è una decisione politica, che dovrebbe essere presa in maniera trasparente da organo responsabile!...a meno che non vogliamo buttare a mare la democrazia, ma secondo me vale la pena tentare interventi di bonifica di tipo conservativo...
    ciao grazie di questi interessanti contributi
    vado a leggere il resto

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    Risposte
    1. Carmen,
      in effetti è proprio come dici tu...l'anello debole del progetto Positive Money è questo fantomatico MPC (che in verità già esiste ed è un dipartimento della BoE), che dovrebbe essere isolato e distante da influenze politiche...nei prossimi giorni cercherò di tradurre altro materiale in cui i ragazzi inglesi descrivono meglio le funzioni del MPC e ho già letto qualcosa sulle loro possibili soluzioni al problema dell'inflazione fuori controllo...per quanto riguarda l'oggettività della creazione del denaro avrei invece qualche dubbio, perchè secondo me la faccenda monetaria (dove per moneta intendo un semplice strumento di misura del valore privo di ricchezza in se) è molto oggettiva e senza dubbio deve essere trasparente e visibile a tutti, ma anche oggettiva: l'organo preposto all'emissione del denaro dovrebbe mettere tutti in condizione di poter misurare il valore del proprio lavoro, dei beni e dei servizi prodotti...vedo insomma la questione più da un punto scientifico che politico e la democrazia verrebbe così svincolata dalle commistioni con gli affari finanziari, concentrandosi invece su quelli che sono i suoi veri obiettivi (miglioramento delle condizioni di convivenza civile, difesa dei diritti e delle garanzie costituzionali, programmi di sviluppo sostenibile, piani per la piena occupazione)...questo dovrebbero fare i politici, presentare dei programmi credibili ed attuabili, ma poi sarebbero altri, non politici ma tecnici, funzionari di stato a decidere il livello di copertura finanziaria e la capacità di spesa di questi programmi, perchè in caso contrario si crea l'intreccio assurdo di corruzione che abbiamo oggi...almeno io la penso così, ma potrei sbagliarmi...

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  6. Un'articolo degno di essere letto ed approfondito!
    Inoltre ritengo opportuno divulgare tali informazioni.

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    1. Grazie Mario!
      in effetti qui in Italia il dibattito sulle nuove teorie di politica monetaria è ancora abbastanza scarso e soprattutto trascurato dai mezzi di informazione ufficiali, mentre in Gran Bretagna e Stati Uniti la discussione è già abbastanza accesa e avviata...più siamo a capire come funziona il sistema monetario e maggiori possono essere le reali possibilità di cambiamento...o quantomeno diventa più difficile che possano prenderci ancora in giro come accade oggi con la pretesa di autonomia e indipendenza della BCE (ma come ti do la concessione di creare dal nulla la nostra moneta e tu ti ostini a non volere dare agli stati e ai popoli che accettano quella moneta il sostegno necessario???) e sul pareggio di bilancio (un'idiozia tutta europea perchè in un regime di moneta fiat non c'è bisogno e non è necessario...anzi maggiore deficit di bilancio pubblico significa maggiore ricchezza per tutti i cittadini...)...rimani sintonizzato su questi canali, perchè è mia intenzione continuare a colmare il gap fra quello che giornalisti e politici non ci dicono e quello che i cittadini hanno invece il diritto di sapere...a presto! Piero

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  7. Un saluto a tutti! Stavo pensando di fare un percorso economico per la tesina dell'esame di maturità e vorrei chiedere consigli su un libro sulla Positive Money. Vorrei mettere a confronto Keynes, Marx e la teoria della positive money nella limitatezza di quello che riuscirò a studiare. Grazie mille

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    1. Ciao Luca, intanto in bocca al lupo per la tesina perchè mi sembra molto impegnativa! Però complimenti per il coraggio...per quanto riguarda i libri puoi acquistare direttamente dal sito del nef il libro in inglese what does money come from? a questo indirizzo:

      http://www.neweconomics.org/cart

      Per avere invece maggiori informazioni su Positive Money puoi controllare il loro sito a questo indirizzo:

      http://www.positivemoney.org.uk/our-proposals/

      A presto

      Piero

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  8. Salve a tutti...
    Sinceramente non vedo tutta questa similarità tra MMT che considero fallimentare e Positive Money che invece trovo ben impostata, seria e risolutiva per molti problemi, anche se nn sono nemmeno io convinto del MPC e comunque nn e' un tipo di riforma radicale che vorrei.

    Ma non e' per l'articolo che scrivo e nn voglio entrare nella discussione MMT vs Positive M, ma per segnalarvi che noi italiani a Londra abbiamo tradotto due video di Ben Dyson, che abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente. Persona molto seria che si basa su dati ufficiali della BoE, anche con risposte dirette da parte della Old Lady ad alcune domande esplicite. i due video sono stati tradotti da due carissimi amici, i nomi sono nel video, e li trovate qui (http://www.youtube.com/watch?v=xGkAFDKbBzo&feature=channel_video_title&fb_source=message) e qui (http://www.youtube.com/watch?v=fQMd4k6XYLc&feature=relmfu). Se non dovessero comparire i sottotitoli in automatico cliccate su CC.

    Poi volevo chiederti se avevi seguito l'ultimo lavoro di Paul Grgnol, sulla moneta digitale, che trovo semplicemente geniale.
    Io sono un fans accanito di Auriti, me lo sto anche traducendo e Grignol mi sembra il suo geniale erede, vedo una combinazione perfetta tra le due teorie in cui Auriti ha gettato le basi filosofiche della moneta e Grignol ha realizzato la moneta perfetta, anche se io ci apporterei qualche cambiamento per migliorare alcuni aspetti che non mi convincono, ma a livello concettuale mi sembra perfetta. Ecco, questa e' la riforma monetaria che vorrei.

    Naturalmente sono due teorie molto radicali e utopiche, come hanno loro stesso ammesso, ma dietro ogni grande cambiamento c'e' sempre un utopia lontana di partenza. Vero che i cambiamenti come dici giustamente tu sopra sono lenti e per gradi.

    Ciao a tutti e a presto!

    Daniele

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    1. Ciao Daniele,
      innanzitutto grazie per la segnalazione del video, che pubblicherò sicuramente perchè io credo che al momento Positive Money sia la migliore teoria monetaria anche se la più utopistica e irrealizzabile...le mie analisi sui punti di contatto con la MMT dipendevano dalla stessa impostazione del concetto di debito in un regime fiat money (che non ha più senso, perchè il creditore non crea o non possiede nessuna riserva di ricchezza reale per permettersi di indebitare il debitore, ma crea solamente nuova moneta dal nulla autoproclamandosi da solo creditore...)...mentre su Paul Grignon non so veramente nulla, quindi sei hai materiale in proposito passa pure che gli do un'occhiata (la mia e-mail è piero.valerio@gmail.com)...grazie in anticipo!!! Piero

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  9. Complimenti per l'approfondimento.
    Solo se la moneta nasce senza debito si può pensare ad un nuovo mondo dove magari la prima regola che governa i rapporti sociali/economici non sarà più il profitto bensì il benessere comune. solo quando capiremo che siamo venuti a questo mondo per collaborare e non per essere sempre in competizione, allora il nostro mondo evolverà. per fare questo bisogna liberarci dai meccanismi che rendono le risorse scarse e la moneta senza debito deve essere il primo passo, il resto verrà di conseguenza...

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  10. Ciao Piero, complimenti per l'articolo, anch'io ho conosciuto da un po' Ben Dyson e devo dire che mi gha convinto molto più di Mosler & C. Fra l'altro, senza saperlo (lui non lo conosce) si respira un po' di auritianesimo nella Positive Money. Speramo che i sostenitori della PM non diventino antipatico e presuntuosi come i MMT-iani! ;-)

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  11. Brtoldo
    Io ho ancora da capire come funziona il sistema monetario con i prestiti concessi dalle Banche a privati con il metodo fiat money
    Quando il prestito viene restituito (il denaro avuto grazie all'accensione di un mutuo, per esempio) il denaro se lo tiene la Banca?
    Eppure fu creato con il solito clic del computer. La Banca per questa "entrata" non paga tasse perché aveva contabilizzato il mutuo erogato come passività. Con la restituzione entra però in possesso di soldi che non aveva prima del fatidico clic.
    Come funziona la faccenda? Possibile che gli importi enormi derivati dalle restituzioni dei prestiti restino tutti alle sole Banche?
    Dott. Valerio, non sono riuscito a trovare una spiegazione e un mio conoscente ex direttore di Banca è stato vago e confuso. Le sarei molto grato se mi volesse illuminare Lei. Grazie

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